L’Australia inondata. “Eventi estremi legati al cambiamento climatico”

L’Australia inondata. “Eventi estremi legati al cambiamento climatico”

L’Australia inondata. “Eventi estremi legati al cambiamento climatico”


Le piogge incessanti hanno inondato la costa sud-orientale dell’Australia provocando una decina di decessi e diverse persone sono state costrette a rifugiarsi sui tetti per sfuggire all’acqua. La regione è investita dalle peggiori inondazioni in decenni, e migliaia di persone sono ancora costrette a evacuare le loro case.

Le alluvioni legate al passaggio de la Niña colpiscono l’Australia per il secondo anno consecutivo, in particolare la costa orientale nel periodo estivo. Una tendenza, questa degli eventi meteorologici estremi così persistenti, riconducibile con ogni evidenza ai cambiamenti climatici in atto, spiega a Reuters Nina Ridder, ricercatrice del Climate Change Research Centre nella università di New South Wales. E non si tratta solo di un incremento delle piogge, secondo la studiosa, ma anche dell’intensità come effetto dell’aumento della temperatura atmosferica che arriva a un +7% di acqua per ogni grado in più. L’eccezionalità, rispetto a un evento ciclico come la Niña, sta nel fatto che lo vediamo ripetersi per due anni di seguito.

Lismore, Nuovo Galles del Sud, Australia (afp)

Alcune zone della capitale del Queensland, Brisbane, sono rimaste sommerse e almeno 40mila persone hanno ricevuto l’ordine di evacuazione. Mentre sono circa 500mila gli sfollati a Sydney e nelle zone circostanti colpite dalle inondazioni. Secondo le previsioni, altre tempeste sono in arrivo per la fine della settimana, mentre l’agenzia meteorologica nazionale ha confermato che le precipitazioni totali in sei giorni per Brisbane sono state di 792,9 mm. Il record precedente, stabilito nel 1974, era di 655,8 mm di acquazzone.

Windsor (Sydney), Australia (reuters)

Nella città più popolosa dell’Australia i fiumi sono in piena, e il ministro dei servizi di emergenza dello stato del Nuovo Galles del Sud, Steph Cooke, ha avvertito di “condizioni meteorologiche pericolose” in arrivo. Lo State Emergency Service ha emesso ordini di evacuazione per 200mila residenti e avvisi di evacuazione sono stati inviati ad altri 300mila. Il premier del Nuovo Galles del Sud Dominic Perrottet ha invitato i residenti a prendere sul serio gli ordini: “Crediamo che le cose peggioreranno prima di migliorare”.

Lismore, Nuovo Galles, Australia (reuters)

Negli ultimi giorni anche a Lismore, dove molti residenti hanno dovuto rifugiarsi per ore sui tetti delle loro case, così come in altre città della costa settentrionale del Nuovo Galles del Sud, ci sono stati migliaia di salvataggi. Ben 17 aree sono state dichiarate zone di disastro.

Lismore, Nuovo Galles del Sud, Australia (afp)

“In questo momento ci stiamo concentrando sul Nord, ma molto rapidamente, come stiamo iniziando a vedere a Sydney, le piogge pesanti e gravi si stanno spostando verso Sud”, ha avvertito Perrottet, riferendosi alla previsione di forti piogge previste nei prossimi giorni sulle città messe già in ginocchio dalle inondazioni.
 

“Sappiamo che questi eventi estremi accadranno sempre più spesso”, ha commentato la dottoressa Ridder, suggerendo ai governi di attrezzarsi per riuscire ad affrontare le prossime emergenze mettendo a riparo le comunità locali da disastri ambientali di questa portata.



Source link
[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-03-03 12:57:56 ,
www.repubblica.it

Previous Milan, colpaccio a Napoli grazie a Giroud

Leave Your Comment